Pillole di SpiritualiTà
Dio creò ogni creatura, e Maria generò Dio: Dio, che aveva creato ogni cosa, si fece lui stesso creatura di Maria, e ha ricreato così tutto quello che aveva creato. (Sant'Anselmo)
IL VALORE DELLA PREGHIERA PER I DEFUNTI
di Marina Zaccagnini
Inizio questa riflessione partendo dalla definizione di “indulgenza”: l’essere indulgente; mitezza, benevolenza, comprensione nel giudicare gli errori altrui; l’indulgenza di un giudice o di una commissione giudicatrice…
Per la Chiesa, l’indulgenza è la remissione di tutta (indulgenza plenaria) o parte (indulgenza parziale) della pena temporale dovuta per i peccati, già rimessi per quanto riguarda la colpa, con il sacramento della Riconciliazione.
La Chiesa dispensa l’indulgenza unicamente con l’applicazione del tesoro dei meriti di Gesù Cristo e di tutti i Santi. Ogni fedele può lucrare l’indulgenza per se stesso o per i defunti, a mo’ di suffragio.
L’indulgenza è un’espressione del “munus” (ufficio) di santificare da parte della Chiesa. Nei primi secoli del Cristianesimo, per peccati gravi quali omicidio, adulterio, apostasia, la Chiesa imponeva penitenze pubbliche anche molto dure. Con il tempo si introdusse la possibilità di commutare tali penitenze con opere buone. Successivamente, le indulgenze, per sciogliere dagli obblighi della penitenza, richiesero opere di pubblica utilità, come la costruzione di chiese, ospedali o la partecipazione alle Crociate.
Ci resta testimonianza che dal Medioevo furono compilati i “libri penitenziali”; essi stabilivano per ogni colpa una precisa penitenza. La degenerazione commerciale delle indulgenze si ebbe nei secoli XIV e XV, soprattutto durante la costruzione della nuova Basilica di San Pietro in Vaticano, con vendita di indulgenze dietro offerta e relativa ricevuta. Questo suscitò la violenta protesta di Lutero e gli interventi regolatori di Papa Leone X (Cum postquam,1518) e del Concilio di Trento (Decretum de indulgentiis, 1563).
Ogni azione meritoria del fedele che intende lucrare l’indulgenza deve essere sempre congiunta alla preghiera, alla Confessione e alla Comunione. Nei tempi suddetti, molti finirono invece per credere di poter pagare in denaro, senza serio pentimento, il condono delle pene del Purgatorio.
Il Concilio di Trento ribadì la dottrina delle indulgenze. Per arginare ulteriori abusi, Papa Clemente IX istituì la “Congregazione per le indulgenze” (1669) che nel 1904 fu riunita con quella dei “Riti”; poi passò al “Sant’Uffizio”, nel 1908, fino ad approdare nel 1915 alla “Penitenzieria Apostolica”, con un provvedimento tuttora vigente.
Papa San Paolo VI, dopo il Concilio Vaticano II, ha pubblicato in merito una Costituzione: la “Indulgentiarum Doctrina”, nel 1967 ed ha approvato poi l’Enchiridion Indulgentiarum (1968), che contiene tutte le norme e le concessioni relative alle indulgenze.
La concessione di ogni indulgenza plenaria è prerogativa del Pontefice e di coloro ai quali egli ne dia il potere, secondo il Diritto Canonico (cioè ai Vescovi). Si può lucrare una sola volta al giorno e sempre con l’assoluta necessità della preghiera, della Confessione e della Comunione.
Consideriamo ora, un po’ più da vicino, le Indulgenze: è interessante approfondirne la conoscenza, poiché sono annesse – a vasto raggio – in molteplici occasioni, nell’ambito della comune vita cristiana.
Ricevo e vi trasmetto queste successive indicazioni dal “Manuale delle Indulgenze” (L.E.V. 2008), che contiene decreti, norme, concessioni indulgenziate, preghiere, letture sacre e indicazioni pratiche circa i luoghi sacri da visitare per lucrare indulgenze.
Per sommi capi, riporto ciò che può essere maggiormente utile per conoscere modalità e tempi necessari per attingere con frutto a questo tesoro di Grazia, che abbiamo tutti a nostra disposizione.
Indulgenza plenaria (lucrabile ogni giorno) mediante:
Adorazione Eucaristica per almeno mezz’ora
Lettura o ascolto della Sacra Scrittura, per almeno mezz’ora
Pio Esercizio della Via Crucis
Rosario mariano
Visita in forma di pellegrinaggio alle Basiliche Patriarcali di Roma
Indulgenza plenaria in determinati giorni dell’anno:
1° Gennaio – Settimana per l’unità dei cristiani – 22 febbraio – Tutti i venerdì di Quaresima – Triduo Pasquale – 2a Domenica di Pasqua (della Divina Misericordia) – Pentecoste – Solennità del Corpo e Sangue di Cristo – Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù – Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo – 2 Agosto – Dal 1° all’8 Novembre – Commemorazione dei fedeli defunti – 9 novembre – Solennità di Cristo Re – 31 dicembre.
Indulgenza plenaria in circostanze particolari:
Benedizione papale – Prima Comunione – Prima Messa Sacerdotale… e molte altre ancora.
Ciascuno di voi potrà ricordare le indulgenze più care alla nostra Famiglia del Cuore Immacolato di Maria o, in generale, quelle maggiormente lucrate finora, facendo buon uso di questa grande provvidenza che ci viene donata dal Cielo. Pace e bene a tutti!
8 dicembre 2024: 8 nuovi AMICI nella FCIM!
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Dio creò ogni creatura, e Maria generò Dio: Dio, che aveva creato ogni cosa, si fece lui stesso creatura di Maria, e ha ricreato così tutto quello che aveva creato. (Sant'Anselmo)